Il Decreto Legge 24 aprile 2017, n. 50 (la c.d. “manovra correttiva”) è stato pubblicato sul supplemento ordinario n. 20/L alla Gazzetta Ufficiale n. 95 del 24 aprile 2017 ed è già in vigore.
Fra le varie novità si segnala quella contenuta all’art. 1 del decreto, relativa all’estensione del meccanismo dello “split payment” alle società in controllo pubblico.
La disposizione ha l’obiettivo di ridurre l’evasione dell’IVA; infatti, in futuro, l’imposta esposta nelle fatture emesse dai fornitori delle società in controllo pubblico dovrà essere versata direttamente all’Erario da quest’ultime, anziché essere pagata al fornitore.
In particolare, è stato stabilito che a partire dalle operazioni per le quali sarà emessa fattura dal 1° luglio 2017, il meccanismo dello split payment previsto all’art. 17-ter del D.P.R. 633/72, è esteso, fra l’altro, anche:
- alle società controllate dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dai Ministeri, ai sensi dell’art. 2359, comma 1, nn. 1 e 2 del Codice Civile;
- alle società controllate direttamente dalle Regioni, Province, Città Metropolitane, Comuni e Unioni di Comuni, ai sensi dell’art. 2359, comma 1, n. 1 del Codice Civile;
- alle società controllate, direttamente o indirettamente, dalle società di cui sopra, ai sensi dell’art. 2359, comma 1, n. 1 del Codice Civile.
Inoltre, sempre con effetto dal prossimo 1° luglio, è stato abrogato il comma 2 dell’articolo 17-ter del D.P.R. 633/72, che prevedeva l’esclusione dallo split payment delle prestazioni di servizi assoggettate a ritenuta alla fonte, come quelle erogate dai professionisti.
Entro il prossimo 23 maggio 2017 il Ministero dell’Economia e delle Finanze dovrà emanare uno specifico decreto per definire le modalità dell’applicazione dello split payment da parte delle società in controllo pubblico e dei loro fornitori.
In attesa di tale decreto, si consiglia a tutte le società in controllo pubblico di attivarsi al fine di predisporre in tempo le necessarie procedure contabili per la corretta gestione del nuovo adempimento.