Il business plan è uno studio di fattibilità che fornisce una serie di dati di natura economico-aziendale ed organizzativa, che viene redatto in occasione della nascita di una nuova iniziativa imprenditoriale o in occasione dell’avvio di particolari progetti aziendali.
Lo scopo principale del documento è quello di dimostrare concretamente la bontà dell’iniziativa imprenditoriale, tenendo conto dei vincoli e delle opportunità esistenti, in modo da consentire la valutazione preventiva dei punti di forza e di debolezza del progetto.
Il business plan non deve essere considerato uno strumento rigido ed immodificabile; al contrario, deve essere inteso come uno strumento dinamico, da adattare ai cambiamenti che avvengono all’interno e all’esterno dell’impresa, in modo da poter sempre rappresentare un valido punto di riferimento per l’imprenditore e per i soggetti che finanziano l’iniziativa (banche, azionisti, obbligazionisti, amministrazioni pubbliche, ecc.).
ll business plan si compone di due parti:
- la parte iniziale, che contiene la descrizione dell’iniziativa, l’analisi del contesto di riferimento, i vincoli tecnici e normativi, le modalità organizzative, le risorse e gli investimenti necessari; si tratta di una parte indispensabile per consentire al lettore di conoscere i dettagli del progetto e la visione imprenditoriale sottostante, nonché per comprendere lo sviluppo della seconda parte del documento;
- la parte numerica, che illustra, attraverso lo sviluppo di un piano economico-finanziario (stato patrimoniale, conto economico previsionale e rendiconto finanziario previsionale), i risultati attesi dell’iniziativa e, soprattutto, la bontà della stessa in termini di raggiungimento nel tempo dell’equilibrio economico e finanziario, fornendo quindi rassicurazioni in merito alla sua sostenibilità.
Nel corso degli ultimi anni ho sviluppato il business plan per numerose iniziative imprenditoriali, fornendo il supporto necessario per l’ottenimento da parte degli istituti di credito dei finanziamenti necessari.